Significato Analisi

AVIS San Michele al Tagliamento

CONOSCI IL SIGNIFICATO DELLE TUE ANALISI DEL SANGUE? CON L’AVIS UN OPPORTUNITÀ PER IL DONATORE DI SANGUE O PER CHI LO DESIDEREREBBE DIVENTARE
Diventare donatori di sangue è oggi un privilegio che spetta alle persone sane ed un prelievo di sangue è il primo passo da intraprendere prima della trasfusione. Infatti, un’accurata visita medica ed i controlli di laboratorio ne stabiliscono l’idoneità alla donazione.
Le caratteristiche che un donatore deve avere sono:
  1. peso corporeo non inferiore a 50 Kg ed un’età superiore ai 18 anni;
  2. una concentrazione di emoglobina non inferiore ai 13,5 gr/dl se uomo e ai 12,5 gr/dl se donna in caso di donazione di plasmaferesi i limiti minimi richiesti vengono diminuiti di 1 gr/dl;
  3. una pressione arteriosa massima non superiore ai 180 mm/Hg o inferiore ai 110 mm/Hg;
  4. una pressione arteriosa minima non superiore ai 100 mm/Hg;
  5. una frequenza cardiaca non inferiore alle 50 pulsazioni al minuto o superiore alle 100 e un ritmo cardiaco assente da alterazioni;
  6. non essere o essere stato affetto da epatite virale, lue, tubercolosi, AIDS, neoplasie maligne, malattie allergiche, episodi convulsivi, malattie croniche renali, cardiovascolari, epatiche, ematiche, diabete, disturbi della coagulazione del sangue, intossicazione da droghe, alcolismo, malattie reumatiche o altre affezioni che a giudizio del medico, controindichino la donazione.
Il donatore può essere sospeso dalle donazioni a causa dell’insorgere di alcune patologie; la sospensione può essere temporanea o definitiva a seconda della malattia accertata e a discrezione del medico trasfusionista.
Il donatore non corre alcun pericolo di infettarsi con la donazione in quanto il materiale di raccolta impiegato è sterile e monouso. Ad ogni prelievo verranno effettuati dei controlli sul donatore e sul sangue per la sicurezza del ricevente.
Il controllo delle unità donate e previsto dalla legge 107 del maggio 1990 che disciplina la donazione del sangue e degli emocomponenti. Il decreto applicativo più importante di questa legge è quello del 15 gennaio 1991 che impone che i donatori di sangue vengano effettuati i seguenti controlli minimi ad ogni donazione: emoglobina o ematocrito, misurazione della PAO, Alt, sierodiagnosi per la Lue, Anticorpi anti HIV, 1 e 2, Anticorpi anti HCV, ricerca dell’HBsAg. Inoltre ogni tre donazioni per gli uomini e due per le donne: emocromo completo, VES, Azotemia, Creatininemia, Glicemia, Colesterolemia, Trigliceridemia, gamma GT, Ferritinemia, o sideremia.
All’accettazione e a giudizio del medico Rx torace ed ECG.
 
Tanti di fronte a queste sigle però non ne conoscono il significato per questo fra i nostri compiti oltre a PROMUOVERE IL DONO DEL SANGUE è anche quello di informare quali sono i servizi che vengono offerti ai donatori durante la donazione. CON QUESTO VOGLIAMO PORTARE A CONOSCENZA DEI DONATORI DI SANGUE O A CHI NON LO È, MA CHE DI FRONTE A QUESTA OPPORTUNITÀ, LO DESIDEREREBBE DIVENTARE, QUALE SIA L’IMPORTANZA DEI RISULTATI DELLE ANALISI DEL SANGUE.
 
EMOGLOBINA:               valori normali:     Maschi 13,5 – 18 g/dl
                                                                Femmine 12,5 – 16,5 g/dl
L’emoglobina dei globuli rossi è essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti: lo lega infatti nel passaggio dell’eritrocito nei polmoni e lo rilascia a livello degli organi e dei tessuti. Si riduce nelle anemie.
E’ BASSA      in caso di PERDITE acute o croniche di sangue; RIDOTTA PRODUZIONE di eritrociti per carenze di
ferro, rame, cobalto, vitamina B12, acido folico o insufficienza midollare; ECCESSIVA DISTRUZIONE
per anemie autoimmuni, valvulopatie cardiache ecc.; talassemia, anemia falciforme, malattie renali,
epatopatie, morbo celiaco, mixodema, malattie croniche, neoplasie. E’ altresì ridotta nella gravidanza e
negli atleti.
E’ ELEVATA  nella policitemia vera ed in quella secondaria.
 
RX TORACE
La radiografia del torace serve ad evidenziare lesioni a carico di polmoni, bronchi, mediastino, ombracardiaca e grossi vasi.
ECG (elettrocardiogramma)
Serve ad indagare sulla funzionalità cardiaca attraverso lo studio dei fenomeni elettrici che accompagnano il ciclo di contrazione e rilassamento del muscolo cardiaco.
PAO (Pressione Arteriosa Omerale)
Viene rilevata con un apposito strumento chiamato sfigmomanometro
                                               Valori normali:    sistolica                 110 – 160
                                                                        diastolica                 60 – 95
La pressione sistolica (massima) è la pressione che esercita il sangue sulle pareti delle arterie in seguito alla contrazione del muscolo cardiaco (sistole) ed alla conseguente spinta del sangue nel circolo. La pressione diastolica (minima) è la è la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie nella fase fra sistoli.
E’ ELEVATA       nella ipertensione che può essere primitiva o secondaria ad altre malattie.
E’ BASSA           nell’ipotensione (pressione arteriosa bassa) che di norma non deve essere considerata una malattia.
I soggetti ipotesi hanno probabilmente una sopravvivenza superiore alla media; tuttavia i disturbi derivanti da tale situazione (affaticabilità, giramenti di testa) devono essere sempre valutati da un medico.
L’ipertensione èp una forma morbosa molto pericolosa in quanto non da segni di sé se non tardivamente (definita anche “the silent killer”). E’ alla base di infarti del miocardio, emorragie celebrali, aneurismi e loro rotture, emorragie retiniche ecc. E’ buona norma, anche se non si dona il sangue, controllare spesso i valori pressori.
ALT (GPT) (Alanina Amino-Transferasi)
(Nota anche come transaminasi)
                                               Valori normali:    3 – 40* UI/L
                                                                              In alcuni laboratori può arrivare anche a 60 UI/L
E’ un enzima che entra nel ciclo del glucosio nelle cellule, ne sono particolarmente ricche le cellule del fegato, del cuore del rene e del muscolo. Aumenta nel sangue in seguito a processi di sofferenza o di distruzione delle cellule.
E’ MOLTO ELEVATA      nella epatite acuta e nella necrosi epatica.
E’ ELEVATA                  nell’ittero ostruttivo, nella epatite cronica, nella neoplasia epatica, nella cirrosi, nell’infarto
del miocardio, nella mononucleosi infettiva, nell’ittero emolitico e nella epatopatia alcolica.
E’ BASSA                     nella insufficienza renale, nella carenza di B6.

SIERODIAGNOSI PER LA LUE
Attualmente i test di base più usati sono la V.D.R.L. ed il T.P.H.A. valori normali: negativo.
Questi esami tendono a escludere che il donatore sia affetto da Lue e Sifilide.
 
ANTICORPI ANTI HIV 1 e 2.
Valori normali: negativo.
Quando un soggetto viene contagiato dai virus responsabili dell’A.I.D.S., il sistema immunitario produce anticorpi diretti contro il virus stessi. Questi anticorpi non proteggono l’individuo sieropositivo, sono però spia della presenza del virus e della possibile infettività del soggetto.
Dal momento della infezione (e quindi della infettività) a quello della comparsa di questi anticorpi (siero conversione) trascorre sempre un lasso di tempo che normalmente varia da un minimo di 15 – 20 giorni ed un massimo di 6 – 8 mesi. In questo periodo, detto periodo finestra , il soggetto può essere contagiante pur in presenza di test negativi. E’ per questo motivo che si invita l’individuo che abbia avuto comportamenti a rischio di astenersi dalla donazione. E’ bene che il donatore si chiarisca ogni dubbio in proposito ricorrendo con serenità al colloquio con il medico trasfusionista che troverà sempre a sua disposizione.

ANTICORPI ANTI HCV.

Valori normali: negativo.
Questo test viene effettuato per ricercare gli anticorpi diretti contro il virus responsabile dell’Epatite di tipo C.
Anche in questo caso è possibile avere cognizione della presenza del virus e della possibile infettività del donatore attraverso gli anticorpi che vengono evocati dopo l’infezione.
Il virus dell’epatite C è responsabile di un gran numero di epatiti post trasfusionali. Questo virus non va’ assolutamente sottovalutato in quanto dà spesso infezioni clinicamente inapparenti, che in circa il 50% dei casi cronicizzano con frequente evoluzione a cirrosi epatica.
RICERCA DELL’HBsAg.
Valori normali: negativo.
È questa una proteina della superficie esterna del virus dell’epatite di tipo B e la sua presenza è la spia della presenza del virus e per tutto il periodo in cui si rinviene tale test positivo il soggetto va considerato infettivo per l’epaytite B. Dopo il contato con il virus si sviluppa una infezione frequentemente inapparente (ma talora grave ed in alcuni casi mortale) nel corso della quale questo antigene lascia il posto agli anticorpi (soprattutto all’HbsAg). Tuttavia in alcuni casi il soggetto può diventare portatore croninco del virus pur in assenza di sintomatologia.
Tutte le unità di emocomponenti prelevate vengono sottoposte ai tests detti “di validazione” (ALT, sierodiagnosi per LUE, Anticorpi anti HIV 1 e 2, Anticorpi anti HCV e ricerca dell’HbsAg).
Qualora anche uno solo di questi si discostasse dalla normalità l’unità verrà distrutta ed il donatore richiamato per ulteriori approfondimenti.

EMOCROMO COMPLETO

È un insieme di parametri tendenti a valutare la parte cellulare del sangue: comprende il conteggio dei globuli bianchi ed i rapporti percentuali fra i vari tipi di leicociti “WBC” (granulociti neutrofili “neu”, eosinofili “eos” e basofili “bas”; linfociti “lyn” e monociti “mon”), il conteggio dei globuli rossi “RBC”, il valore dell’emoglobina “Hb” e dell’ematocrito “Hct”, il volume dei globuli rossi “MCV”, la concentrazione della emoglobina negli eritrociti “MCH, MCHC” ed il conteggio delle piastrine “PLT”. Ad alterazione di uno di questi parametri corrispondono varie situazioni patologiche valutate dal medico.

VES (Velocità di EritroSedimentazione)
Valori normali:    1 – 20 mm
Misura la velocità con cui le emazie sospese nel plasma sedimentano. L’aumento della velocità di eritrosedimentazione è correlata con un aumento delle macromolecole quali le globuline, fibrinogeno o con la diminuzione dell’albumina.
E’ ELEVATA            nelle infezioni, nelle leucemie, nelle neoplasie, nelle obesità, nel caso di assunzione di alcuni
farmaci e nei fumatori.
E’ BASSA                nella insufficienza epatica, nella cachessia, nella gravidanza, nella iperidratazione.

AZOTOTEMIA
                           Valori normali:    20 – 40 mg / 100 ml
Il danno renale impedisce l’escrezione di urea. L’azotemia varia in maniera direttamente proporzionale con l’assunzione di proteine ed è inversamente proporzionale con la velocità di escrezione urinaria di urea.
E’ ELEVATA           nella insufficienza renale, nella nefrite, nella ostruzione delle vie urinarie, nella disidratazione,  nello shock, nella insufficienza cardiaca, nella vecchiaia.
E’ BASSA               nella gravidanza e nel danno muscolare cronico.

GLICEMIA
                            Valori normali:    60 – 100 mg / 100 ml
Il glucosio a livelli adeguati è indispensabile per il normale funzionamento di tutte le cellule dell’organismo. È il principale carburante utilizzato dall’organismo per fornire l’energia alle funzioni vitali. Se assunto in quantità eccedenti al normale fabbisogno deposita sotto forma di glicogeno e di tessuto adiposo (grasso).
Il suo livello è mantenuto costante entro i livelli fisiologici dell’azione bilanciata di alcuni ormoni quali l’insulina (il più importante), il glucagone, l’ormone tiroideo, gli ormoni ipofisari, ecc.
E’ ELEVATA          nel diabete mellito, nell’ipertiroidismo, nell’ipercorticismo, nell’iperpituitarismo,
nell’acromegalia,     nelle epatopatie, nelle infezioni, nelle ustioni, nella terapia cortisonica e dopo
un pasto (per una corretta determinazione si deve essere a digiuno da 10 ore prima del prelievo.

E’ BASSA              nell’assunzione di farmaci ipoglicemizzanti, iperinsulinismo, nella insufficienza surrenalica,
nell’ipopituitarismo, nel Morbo di Addison, nell’ipotiroidismo, nell’epatoma, nell’alcolismo, nei
campioni mal conservati.

COLESTEROLEMIA

Valori normali:    150 – 250 mg / 100 ml
Il colesterolo presente nel sangue è in parte prodotto dall’organismo (fegato, corteccia surrenalica, cute, intestino e gonadi) in parte di origine alimentare. Si calcola che il colesterolo prodotto dall’organismo ammonti a circa un grammo al dì e quello di origine alimentare ammonti a circa 3200 – 600 g al dì. Una sua corretta determinazione prevede che non si assuma alcool nelle 72 ore precedenti il prelievo e che il soggetto sia a digiuno da 10 ore.
E’ ELEVATO           nella ipercolesterolemia famigliare, nell’ipotiroidismo, nel diabete mellito, nella sindrome
nefrosica, nella epatite cronica, nelle iperlipemie famigliari.
E’ BASSO               nell’epatite acuta, nell’ipertiroidismo, nelle infezioni acute, nella uremia e nella malnutrizione.
La ipercolesterolemia è un fattore predisponente alla ateromatosi delle arterie con tutte le note conseguenze per la circolazione sanguigna. La forma eredofamiliare è piuttosto frequente sia nella forma omozigote (colesterolemia > di 270 – 550 mg/dl) che eterozigote (colesterolemia totale di 270 – 550 mg/dl). In quest’ultimo caso la diagnosi precoce è difficile e spesso la scoperta avviene in seguito a cardiopatia ischemica intorno ai 40 anni.
Il 70% del colesterolo è presente come lipoproteine a bassa densità (LDL). Nelle ipercolesterolemia è importante la determinazione del colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità). Il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL è un ottimo indice prognostico e non dovrebbe superare il valore di 4.5. Più alto è il rapporto, peggiore è la prognosi.

TRIGLICERIDEMIA

                                               Valori normali:    < 150 mcg / 100 ml
I trigliceridi sono presenti nelle lipoproteine a bassissima densità. Essi aumentano nella ipertrigliceridemia familiare, nel diabete, ed in altri disturbi del metabolismo, nella smodata assunzione di alcool e nelle diete ricche di grassi e glucidi. Aumentano il rischio di cardiopatie ischemica e di arterosclerosi.
E’ ELEVATA            nella obesità, nella sindrome nefrosica, nella insufficienza renale cronica e nella alimentazione
errata, nella iperlipemia, nella pancreatite.

GOT (Glutamnico Ossalacetico Transaminasi)
                                               Valori normali:    < 40 UI / L
Determinata anche come AST, è un enzima presente nel fegato, muscolo, rene, cervello, pancreas, polmone, milza, eritrociti e leucociti.
AUMENTA               in caso di: Miocardiopatie, Epatopatie, Miopatie, Emopatie, Pancreopatie, Cerebropatie.
DIMINUISCE            in gravidanza.
GAMMA GT (gamma glutamil – transpeptidasi)
                                               Valori normali:    < 45 UI / L
È un enzima epatico e renale liberato in seguito a danno tessutale (distruzione delle cellule dell’organo).
È MOLTO ELEVATA        nell’alcolismo, nelle metastasi epatiche, nell’ascesso epatico, nel granuloma epatico, nella
patologia biliare ostruttiva (es. calcoli della colecisti).
È ELEVATA                    nella pancreatite, nell’infarto del miocardio, nella epatite, nella steatosi epatica, in alcune
nefropatie, nel carcinoma renale, nella assunzione di farmaci triciclici.
FERRITINEMIA
                                               Valori normali:    20 – 200 mcg/l
È una misurazione sensibile del ferro corporeo totale. È più bassa nella donna che nell’uomo.
È ELEVATA                    nell’emocromatosi, nei politrasfusi, nelle infiammazioni croniche, nelle epatopatie acute e
croniche, in alcune neoplasie.
È BASSA                        nella carenza di ferro, nella anemia, nelle malattie croniche come artrite reumatoide ed
insufficienza renale) nella dialisi. È un indice più sensibile della sideremia.
SIDEREMIA
Il ferro è essenziale per la formazione dell’emoglobina. Il suo assorbimento avviene a livello duodenale e può essere ridotto nell’ulcera peptica e nella gastrite.
È ELEVATA             nella necrosi epatica, nella emocromatosi, nella emosiderosi, nella politrasfusione, nell’alcolismo.
È BASSA                 nell’anemia sideropenica, nelle carenze dietetiche, nel malassorbimento intestinale, nel
sanguinamento cronico, nella vecchiaia, nelle infiammazioni croniche, nelle neoplasie maligne,
nell’ulcera sanguinante, nella gastrite e nelle assenza di stomaco, nella menomorragia
(mestruazioni abbondanti), nella gravidanza e negli atleti.
GLOSSARIETTO
ANEMIA:             riduzione del numero di globuli rossi e della concentrazione di emoglobina.
ERITROCITO:      sinonimo di globulo rosso.
POLICITEMIA:     aumento del numero di globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine.
NECROSI:           processo di morte di un tessuto.
EMAZIA:             sinonimo di globulo rosso.
CACHESSIA:       stadio finale di debilitazione fisica.
ATEROMATOSI:  processo che porta alla formazione di placche all’interno delle arterie che sta alla base
dell’arteriosclerosi.
EMOSIDEROSI:    abnorme accumulo di ferro nei tessuti.
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